Quando si parla di oro e di oro usato si parla rispettivamente di oro puro e di oro lavorato. Infatti pochi sanno che l’oro è un materiale troppo tenero per essere usato in oreficeria e gioielleria allo stato puro e quindi è necessario realizzare delle leghe, il cui nome e colore dipendono dal tipo di metallo aggiunto. Ad esempio l’oro bianco è composto da oro e palladio, mentre quello blu da oro e cobalto.
L’oro puro è invece chiamato oro da investimento e si trova in commercio sotto forma di lingotti, pepite o pagliuzze: in questi ultimi due casi vuol dire che è stato appena estratto. Infatti l’oro è presente in lamelle in quasi tutte le rocce terrestri oppure in formazioni più grosse chiamate pepite. Queste ultime si trovano perlopiù nei depositi alluvionali dei giacimenti secondari per distinguerli da quelli primari, cioè le miniere: qui l’estrazione avviene in maniera rapida e semplice anche usando dei setacci. Se viene estratto dalle vene aurifere primarie, l’oro deve essere separato dagli altri minerali e dalle scorie finché non raggiunge un grado di purezza di almeno il 95%. A questo punto può essere fuso in lingotti e venduto.
L’oro da investimento si distingue sia dal metallo usato in gioielleria o nell’industria che dalla materia grezza in quanto a 999,99 millesimi. Viene detto anche a 24 carati: infatti il titolo (rapporto tra la quantità d’oro e quella di altri metalli presenti nel soggetto aureo) è espresso in millesimi (%), anche se nel linguaggio comune si parla di carati (K). In Italia le varie combinazioni di oro e altri metalli sono definite per legge; nella legge 7/2000 è indicato come l’oro lavorato debba essere a 18 carati, cioè a 750 millesimi. Ciò vuol dire che su 100 grammi di metallo in lega, 75 devono essere di oro. L’oro 18 carati è quello usato per creare collane, braccialetti, monete, spille, medaglie, orologi e ogni altro genere di monili.
La stessa norma indica il grado di purezza dell’oro da investimento: quest’ultimo è anche l’oggetto della quotazione del metallo in borsa. Il prezzo dell’oro 24 carati è determinato due volte al giorno dalla Borsa di Londra e serve a sua volta per fissare la quotazione internazionale del metallo, dalla quale si estrapola l’indice di riferimento che regola tutte le transazioni commerciali riguardanti l’oro. Con una proporzione si determina anche la valutazione oro usato.
L’oro è da sempre considerato un bene rifugio e in tempi di crisi cresce di valore mentre azioni e risparmi risultano a rischio. Investire in oro consente di mettersi a riparo dalla svalutazione e di poter avere una liquidità immediata in quanto lo si può trasformare senza problemi in denaro. Tra l’altro il metallo è esente da IVA e dalla presentazione della dichiarazione di possesso e sta diventando sempre più raro e quindi di maggior valore. Molti investitori vedono l’oro come un bene al riparo dagli effetti dell’instabilità finanziaria e dal deficit monetario. Tuttavia il valore dell’oro può essere sfruttato anche da chi ha bisogno di una maggiore liquidità e ha in casa oggetti d’oro gioielli inutilizzati. Infatti è sufficiente rivolgersi a un banco metalli o un compro oro per vendere i propri preziosi, seguendo però alcuni accorgimenti per evitare truffe o una transazione poco conveniente.
Innanzitutto è bene seguire l’andamento dell’oro sia a livello internazionale che locale; in questo modo si sa quando è il momento migliore per vendere. La massima quotazione oro consente di avere un ricavato più alto. Per questo motivo si consiglia di consultare le piattaforme online dedicate a questo genere di transazioni: sono strumenti facili da usare anche per chi non è esperto del settore. Sarebbe bene anche controllare le quotazioni online proposte dai vari esercizi, così da sapere quale offra il prezzo migliore: non tutti i negozi danno la stessa valutazione dell’oro usato. In secondo luogo è più sicuro fare una stima di massima dei propri oggetti d’oro in casa, pesandoli con una bilancia digitale. Infine bisogna fare attenzione che la pesatura dei gioielli avvenga sotto i propri occhi e che il compro oro al quale ci si rivolge sia affidabile.