L’argento da investimento è un’ottima alternativa all’oro: infatti si tratta sempre di un bene rifugio e proprio per questo motivo attira l’interesse degli investitori privati e societari. Si tratta di un modo per diversificare il proprio portafoglio e mettere al sicuro i propri fondi optando per soluzioni diverse dal mattone e dalle azioni borsistiche. Queste modalità di investimento possono risentire notevolmente delle instabilità finanziarie, geopolitiche ed economiche, mentre i metalli preziosi mantengono il proprio valore. Inoltre le loro quotazioni aumentano nei periodi di crisi e di svalutazione delle monete per il fatto di essere beni rifugio e per suscitare una maggiore domanda da parte degli investitori.
Esistono due modi diversi per investire in argento fisico, tuttavia bisogna tenere a mente che in entrambi i casi è necessario che il metallo sia puro. Infatti l’argento usato comunemente in gioielleria e in oreficeria è una lega, di conseguenza ha un valore minore. L’argento da investimento può essere sotto forma di lingotti oppure di monete bullion. Gli investitori di medio-piccolo livello spesso preferiscono l’argento rispetto all’oro in quanto costa di meno: così risulta essere alla portata anche di budget poco consistenti.
Il lingotto d’argento può avere vari pesi e i costi di produzione sono relativamente bassi. Ogni pezzo deve essere certificato, numerato e avere una purezza minima del 99,9%. Si va da un massimo di 1.000 once troy a un minimo di 5 once troy così da andare incontro alle esigenze dei diversi investitori. In genere gli investitori optano principalmente per lingotti che superano le 100 once troy di peso. Infatti bisogna tenere a mente che il costo al grammo è inversamente proporzionale al peso, come accade per tutti i metalli pregiati. Di conseguenza minore è il peso di un singolo pezzo e maggiore è il suo costo al grammo. Al tempo stesso si punta all’acquisto di grandi quantità per abbassare il prezzo di vendita. Tuttavia i lingotti d’argento sono molto voluminosi, quindi difficili da conservare. In genere si fa riferimento al caveau di una banca o a una cassetta di sicurezza per lo stoccaggio fino al momento di monetizzare il proprio investimento, circa 3-4 anni dopo l’acquisto.
Bisogna tenere a mente che l’argento è un investimento a medio-lungo termine proprio per le modalità con le quali si determina il silver fixing. I principali operatori del settore fissano la quotazione nel momento in cui la domanda e l’offerta si incontrano sulla Borsa di Londra. Quindi il valore è applicato su tutti i mercati internazionali. Nell’aprile del 2011 la quotazione ha avuto il suo massimo storico, raggiungendo quota 49,79 dollari all’oncia. Con la stabilizzazione del mercato nel 2015 il prezzo del metallo è sceso, ma i valori sono risaliti nei primi sei mesi del 2016 anche in base alle aspettativa su una normalizzazione molto lenta della politica monetaria della Fed e al deficit dell’offerta. Quindi per ottenere un buon guadagno è necessario seguire attentamente l’andamento del silver fixing.
Proprio per risolvere i problemi legati alla conservazione sono molti gli investitori che decidono di comprare argento fisico sotto forma di monete. Sono consigliate le monete d’argento bullion, cioè le emissioni correnti di pezzi da investimento. Infatti ogni anno si usano milioni di tonnellate di questo metallo pregiato per coniare monete, anche se non vengono più impiegate come valuta in circolazione. Questi elementi si scambiano facilmente presso i rivenditori di metalli preziosi, banche, istituti di risparmio, altri investitori privati o intermediari finanziari. Ci sono alcune monete che hanno un maggior apprezzamento rispetto alle altre, come l’American Eagle da un dollaro, la Filarmonica di Vienna, la Britannia d’argento e la Maple Leaf canadese. Si tratta di veri e propri classici, facilmente rivendibili e che presentano sempre un’alta domanda da parte del mercato. Hanno un peso fino standard di un’oncia e devono contenere il 99,99% di metallo pregiato. Hanno corso legale perché possiedono un valore nominale nella valuta del Paese di emissione, tuttavia il prezzo d’acquisto e di vendita è determinato in base alla quantità di argento contenuta e alla quotazione corrente.
Inoltre è possibile investire in monete d’argento facendo riferimento alle serie da collezione in edizione limitata. Si tratta di pezzi i cui motivi impressi sul retro e sul fronte cambiano ogni anno e che possono avere pesi molto variabili. In commercio si trovano esemplari con un peso fino di 0,5 once, 5 once, 2 once oppure che arriva persino a 1 chilo. Dato che sono più rare rispetto alle classiche monete preziose sono vendute con sovrapprezzo e garantiscono notevoli possibilità di guadagno. Tra le soluzioni maggiormente apprezzate si ricordano le Serie Lunari da 1 oncia della Perth Mint, le Kookaburra da un’oncia e il Panda Cinese in argento. Sono più rari il Lupo Grigio canadese da 3/4 di oncia e il Bisonte canadese da 1,25 oncia: si tratta di pezzi a prova di contraffazione e che sono interessati da una forte domanda. Infine in Germania sono molto diffuse le monete d’argento da 10 euro, che hanno un grado di purezza variabile (62,5% o 92,5%) in base all’anno di conio.