L’oro è sempre stato un bene rifugio e un’ottima soluzione per mettere al sicuro i propri risparmi: si tratta di una forma di investimento a medio-lungo periodo che consente di ottenere buoni vantaggi. Tuttavia questo metallo pregiato è molto volatile nei brevi periodi di tempo ed è necessario valutare con attenzione l’andamento dell’oro quotazione per sapere quando è il momento più adatto per vendere e quello per acquistare. Infatti dal 1919 il prezzo dell’oro viene determinato dalla Banca di Londra due volte al giorno (alle ore 10:30 e alle 15:00 ora locale) per poi essere applicato in tempo reale in tutto il mondo da qualunque operatore del settore. Fino al 2015 il golden fixing era determinato dai cinque maggiori operatori del mercato aureo, tra i quali la Societe General di Parigi, la Banca Macatta di Scozia con sede a Edimburgo e la Deutsche Bank di Berlino. Invece negli ultimi anni questo compito è stato affidato al London Billion Market.
Bisogna comunque tenere a mente che il prezzo fissato presso la Borsa di Londra riguarda solo il metallo puro, chiamato anche oro 24 carati oppure da investimento, mentre in gioielleria e in oreficeria si impiegano delle leghe di minor valore. L’oro quotazione viene determinato considerando diversi fattori, in primo luogo l’andamento del mercato e il rapporto tra domanda e offerta. Inoltre bisogna ricordare che il valore del metallo aumenta nel caso in cui si verifichino crisi finanziarie, politiche, economiche o valutarie. Infatti, proprio per essere un bene rifugio, l’oro viene considerato un ottimo investimento in situazioni di incertezza che possono mettere a rischio gli acquisti di obbligazioni, azioni o immobili. Ad esempio la quotazione del metallo giallo ha oltrepassato, nel 2012 e nel novembre 2011, i 1.790 dollari all’oncia proprio per effetto della crisi dei debiti pubblici in Spagna e in Italia. Sempre a causa della perdurante crisi economica a settembre 2011 il golden fixing aveva raggiunto il suo massimo storico, cioè i 1.895 dollari all’oncia. Al tempo stesso bisogna tenere a mente che il valore dell’oro è determinato anche dall’apprezzamento del dollaro, dalle aspettative degli investitori e dalla domanda delle Banche Centrali. Infatti il golden fixing è espresso come valore standard in dollari per oncia. Di conseguenza il prezzo dell’oro è inversamente proporzionabile a quello della moneta statunitense in quanto cresce se il valore del dollaro scende.
Quando si decide di investire in oro si deve fare riferimento alla normativa che regola il settore: ad esempio dal 2000 le operazioni riguardanti il metallo puro sono esenti da Iva e quindi risultano più convenienti. Sempre dallo stesso anno si è permesso a un risparmiatore privato italiano di detenere oro non lavorato. In genere l’oro 24 carati si trova sotto forma di placchette di almeno 1 grammo, monete preziose o lingotti. Per quanto riguarda le monete sono assimilate all’oro da investimento soltanto quelle elencate nell’apposita lista realizzata dalla Commissione Europea, che hanno un contenuto minimo di oro puro del 90%, che sono state emesse dopo il 1800 e che hanno avuto corso legale nel Paese nel quale sono state coniate.
Per ottenere la migliore quotazione oro si consiglia di mettere in atto alcuni accorgimenti, così da sapere come funziona il mercato aureo. Ad esempio è necessario seguire costantemente l’andamento del golden fixing per sapere quale sia il momento più adatto per acquistare o per monetizzare il proprio investimento. In secondo luogo è bene considerare quale sia la forma di investimento più adatta alle proprie esigenze. Le monete sono indicate anche per i piccoli investitori in quanto possono essere facilmente conservabili, sono maneggiabili e acquistabili in numero ridotto. Invece i lingotti devono contenere almeno il 99,5% di oro puro e un peso certificato ufficialmente: in commercio si trovano esemplari di diverse dimensioni, con un peso che può andare dai 12,5 chili a 1 grammo. Tuttavia è necessario considerare sempre che il valore al grammo dei lingotti è sempre inversamente proporzionale al peso del singolo pezzo: proprio per questo motivo un solo elemento da un chilo costa meno di 1.000 da un grammo.