L’argento è un metallo prezioso molto duttile, che si riconosce per la sua caratteristica colorazione grigio lucente: più il metallo è chiaro e maggiore è la sua purezza. Sono molti i Paesi produttori di argento e tra questi si ricordano gli Stati Uniti, il Canada, il Perù e la Russia. Per secoli questo metallo è stato utilizzato per realizzare cornici, servizi pregiati, gioielli, posate, vassoi e samovar, anche se in tempi di crisi è meno diffusa la consuetudine di regalare oggetti d’argento per occasioni importanti. Invece risulta sempre più comune la pratica di alienare l’argento usato presso negozi di compro oro e argento così da avere il denaro per soddisfare le varie esigenze.
Per durare a lungo nel tempo ed evitare che si rovinino i gioielli e gli oggetti in argento devono essere sottoposti a una periodica manutenzione. Solo così si evita che il metallo si ossidi e si macchi a causa del contatto con l’aria e dell’usura.
Quando si acquistano o si vogliono monetizzare i monili e i pezzi d’argenteria è necessario valutare la qualità dell’argento. Infatti il metallo utilizzato non è mai puro, ma una lega in quanto bisogna aggiungere dei leganti per evitare gli gli oggetti si rovinino troppo facilmente a causa della duttilità del materiale. La lega più diffusa è l’argento sterling, che prevede un contenuto di metallo prezioso pari al 92,5%; altre soluzioni apprezzate hanno un titolo 900, 850 e 800 parti su 1000. Più alto è il contenuto di argento e maggiore è il valore della lega; al tempo stesso il metallo è più chiaro. Si tratta di un metodo sicuro per riconoscere l’argento di qualità a prima vista. Inoltre bisogna tenere a mente che sulla superficie del pezzo di argenteria o del gioiello è impresso un punzone, cioè un piccolo marchio dove è indicato il titolo della lega, il codice dell’azienda produttrice e la città di provenienza. In questo modo l’oggetto è sicuro e perfettamente tracciabile.
Per sapere se i pezzi sono in argento bisogna verificare cosa è inciso nei timbri: ad esempio i marchi ARG800 e ARG1000 indicano il metallo argentato e non un oggetto d’argento. In questo caso la superficie è ricoperta da una piccola lamina di argento che è irrecuperabile e quindi non si possono vendere i pezzi in un compro argento. Sono molto rari i casi in cui non è presente un timbro: di conseguenza bisogna far valutare l’oggetto presso un argentiere oppure un compro oro dove il metallo viene testato con appositi acidi. Inoltre bisogna diffidare delle dizioni ambigue, come argento Sheffield oppure argento old Sheffield perché spesso si tratta di metallo argentato che si tenta di far passare per oggetti massicci.
L’argento è quotato in Borsa, quindi è possibile seguire l’andamento delle quotazioni in tempo reale e giornalmente. In base al suo apprezzamento si può decidere se è il momento più conveniente per vendere il proprio argento usato oppure per investire in questo bene rifugio. Bisogna sempre tenere a mente che il valore del metallo quotato in Borsa si riferisce all’argento puro: di conseguenza per conoscere il valore dei propri gioielli e dell’argenteria si deve sottrarre una percentuale corrispondente alla quantità di metalli leganti contenuta nella lega. Ad esempio per l’argento 925 si sottrae al prezzo di mercato dell’argento circa il 10%.
L’argento ha raggiunto la sua quotazione massima tra il 2010 e il 2011, attestandosi sugli 800 euro al chilo IVA esclusa, per poi scendere nuovamente a 400 euro IVA esclusa nel 2015. A differenza delle transazioni in oro quelle che hanno come oggetto l’argento da investimento non sono esenti dall’IVA e si applica un’aliquota del 20%. Invece l’alienazione dell’argento usato risulta meno facile, soprattutto per un privato, a meno che non si accettino quotazioni inferiori rispetto a quelle di mercato oppure che non si stia vendendo pezzi antichi. Questo termine ha significati diversi in base alla tipologia, al valore artistico e alla reperibilità sul mercato dell’oggetto. In genere si tratta di esemplari con almeno 70 anni di età, però in questo caso si consiglia di rivolgersi ad aziende specializzate e non a un normale compro argento. La datazione dei pezzi viene notevolmente facilitata dal particolare sistema di marchiatura usato per limitare le contraffazioni.